venerdì 17 gennaio 2014

Un Luogo

PALAZZO  REALE


Piove a Milano,

tempo bigio noioso, poca voglia di uscire, e poi sono già le 18,30.
Poi come accade solo nelle grandi città, un'idea improvvisa ci porta a Palazzo Reale,
dove oltre a tante altre mostre tra le quali il Volto del 900 da Matisse a Bacon, e la più grande mostra dedicata a Rodin,l'interesse è rivolto alla scuola di New York a 
Jackson Pollock
e gli irascibili.

Ed allora si è subito immersi nella New York degli anni 50,con il fermento che ha dato corso , poi , all'astrattismo nel mondo dell'arte.
Un'arte , quella di Pollock
e degli irascibili , che ha quale punto comune , quello di essere un'azione necessaria , d'impeto ,di sfogo.
Anche se completamente diverse tra loro le opere degli irascibili,veri artisti maledetti, da Mark Rothko a Barnett Newman a Kline
o De Kooning,hanno in comune la necessità dell'arte, del gesto, dell'azione.
Inizia , veramente con Pollock la tecnica del Dripping
e più in generale dell'Action Painting,che porterà poi a tante altre forme di astrattismo e influenzerà non poco negli anni a venire anche la PoP Art.

Quindi,basta salire al primo piano
del Palazzo Reale per  visitare una delle Mostre  più complete dedicate al Re della Pop Art.

Andy Warhol

Tutta proveniente dalla collezione privata di Peter Brant, amico per oltre un ventennio di Warhol che vendeva a lui ogni opera richiedesse , è oggi una delle collezioni private più importanti al mondo.
Ne è testimone questa mostra, una delle più complete dedicate al padre della PoP Art.

Aperitivo al magnifico bar di Palazzo Reale.
 

Le mostre , saranno a Milano ancora per poche settimane, andatele a vedere, il biglietto , tra l'altro, costa come quello del cinema, e poi è il modo più affascinante per passare una piovosa serata Milanese.

Divertitevi

venerdì 10 gennaio 2014

La Ricetta di oggi

Mercato di San Francesco, questa mattina alle sette era bellissimo,pescato abbondante, vivo e vario.

Gironzolare per i banchi della pescheria non poteva che portare l'idea per alcune ricette con tutto quel ben di Dio donato dal mare.

Il freddo pungente ed il tempo , bello-stabile, avevano infatti consentito ai pescherecci di spingersi anche a molte miglia dalla costa e quindi la varietà del pescato era veramente eccellente.
Il pesce era veramente vivo,ed allora è nata questa ricetta grazie ad un pesce San Pietro bellissimo.

San Pietro in crema dolce all'aglio 
 finocchi grigliati

Ingredienti per 6 persone

6 filetti di San Pietro da 250 g. l'uno
2 teste d'aglio
2 patate piccole
4 finocchi grandi
pomodoro e peperone
prezzemolo,finocchietto
olio exvergine, sale e pepe q.b.


Pulite l'aglio e partendo ogni volta da acqua fredda portatelo a bollore per almeno tre volte.
La quarta volta ripetete l'operazione ma nel latte.
Scolatelo,privatelo dell'anima e mettetelo in un piccolo tegame con un filo d'olio,un'acciuga sott'olio e le patate tagliate a fettine sottili.
Portate a cottura le patate con l'aiuto di un po d'acqua bollente , frullate tutto e passate il composto ad uno chinois fine, in modo da ottenere una crema liscia.
Aggiustate di sale di pepe e eventualmente con un filo d'olio e tenete al caldo.
Grigliate i finocchi oppure passateli in forno altissimo e con il grill spolverizzati di pane grattugiato, sale e pepe.

Cuocete il San Pietro in forno a 200 gr. per 25  mn,con solo un filo d'olio oppure sfilettatelo e cuocete i filetti in padella dalla parte della pelle per non più di tre minuti quindi spegnete e mettete il coperchio arriveranno ad una cottura perfetta da soli.
Specchiate il piatto con  la crema d'aglio bollente,e componete il piatto con i finocchi ed il filetto di San Pietro, guarnendo con una brunoise di pomodoro e peperone e le erbe aromatiche e due cips di patate. 
Finite con due fiocchi di sale maldon sul pesce e un filo d'olio crudo.


Io ci abbinerò quartz dei produttori di terlano un grande Sauvignon Altoatesino,




lunedì 6 gennaio 2014

Premier janvier au club 55





LE CLUB

Gérald Passédat

Le Loup 

La Ricetta di oggi

E' una ricetta, inventata di sana pianta ,io le chiamo ricette del frigorifero, solo sulla base di quello che resta nel refrigeratore appunto ,dopo i bagordi Natalizi.
Oggi ci ho trovato dei carciofi e i maltagliati avanzati dalle tante sfoglie fatte per i cappelletti.
Infatti con i ritagli abbiamo fatto e congelato sia i maltagliati che i grattoni,indispensabili per i brodi del lungo inverno, i grattoni fatti in casa sono veramente buonissimi.
E' nata quindi questa ricetta estemporanea, ma, come spesso accade, veramente gustosa e piacevole.

MALTAGLIATI 
con i carciofi  

Ingredienti per 6 persone

  • 10 carciofi di Albenga
  • 400 g. di maltagliati
  • salvia, rosmarino e prezzemolo
  • 50 g. di gambuccio di prosciutto
  • 50 g. di Parmigiano Reggiano
  • semi di senape nera
  • Olio exvergine , burro, sale e pepe q.b.


Tagliate sottilissimi i carciofi e saltateli rapidamente in padella con una noce di burro , il prosciutto tagliato sottilmente,un filo d'olio e le erbe aromatiche.
A cottura raggiunta deglassate il fondo della padella con mezzo bicchiere di vino bianco.
Tuffate i maltagliati in abbondante acqua salata e scolateli molto al dente per finirne la cottura con i carciofi.
Finite il piatto con i semi di senape nera che hanno una piccantezza che ben si sposa con i carciofi, qualche scaglia di Parmigiano Reggiano e una generosa macinata di pepe nero.


Abbinateci un bianco minerale e di buona acidità.
Io oggi ho scelto il Belleruche di Michel Chapoutier,un Cote du Rhone a base di grenache blanc e clairette,con un naso fresco di fiori bianchi e mela verde ,ha note citrine con una bocca piena ed esotica ed un bel finale minerale.

Divertitevi 

sabato 4 gennaio 2014

Coffee time

Una deliziosa coccola

La Ricetta di oggi

Pioviggina, c'è una nebbiolina fitta fitta, fa freddo.


La gente corre via con i tabarri con il bavero alzato, poca voglia di chiacchiere c'è quasi, come per il nonno di Titta nell'Amarcord di Fellini, un senso di smarrimento.
Voglia di casa , di camino acceso e di piatti che scaldano il cuore.
E dunque la ricetta di oggi è un piatto sostanzioso, direi quasi di montagna , è una ricetta che in un giorno come questo , molti anni fa, mi sono inventato proprio per restare tutti attorno al tavolo al riparo dal freddo.
L'ingrediente principale , può non sembrare particolarmente affascinante, ma vi assicuro che il risultato finale è quello di un piatto gustosissimo. 

ZUPPA DI VERZA
GRATINATA

Ingredienti per 6 persone

  • 1 cavolo verza grande
  • 300 g. di fontina Valdostana
  • 50 gr di burro d'alpeggio
  • 1 cipolla
  • 1 lt di brodo di gallina
  • 1 kg di pane di montagna raffermo
  • sale e pepe q.b.

Dopo aver separato le foglie e dopo averle ben lavate , sbollentate la verza in acqua e sale per 5 mn.


Stufate in un'abbondante noce di burro la cipolla.

Quindi,montate la zuppa a strati di foglie di verza, pane a fettone cipolla stufata nel burro e fontina. 
Finite bagnando con il brodo ,  con abbondante fontina e dei fiocchetti di burro.


Cuocete con il coperchio in forno a 200 gradi per 40 mn, quindi fate gratinare per 5 mn.

Servitela calda dopo averla fatta "covare 10 mn"
Abbinateci un rosso corposo e profumato io per oggi ho scelto i Sodi di San Niccolò, un grande rosso Toscano, uvaggio di Sangiovese e Malvasia nera,grande naso fruttato con sentori di marasca e ciliegia sotto spirito, ha note di pepe nero e chiodi di garofano con un finale pieno e lunghissimo.
Sfuggite le fredde brume con questo piatto da gustare insieme agli amici davanti al camino, così da non pensare all'oblio della nebbia.
Divertitevi




venerdì 3 gennaio 2014

Storia di Ferro di Fuoco e di Mani Sapienti


Coltello Cambogiano con manico in osso
POINTU


Prodotto a Phnom Phen da artigiani che lavorano esclusivamente a mano,compresa la forgiatura, è un piccolo gioiello dell'azienda 
fondata da Dominique
Eluere.
Anticamente la forma spuntata della lama era stata necessariamente ideata per evitare sanguinosi combattimenti a bordo delle piccole imbarcazioni da pesca Cambogiane.
Io più semplicemente lo userò per aprire e gustare dei fantastici tartufi di mare, sono nella loro stagione migliore.
ci abbinerò un Pas Operè di Bellavista,ha una spuma bianca ed intensa, è un vino esuberante con un perlage finissimo e continuo,pieno ed elegante,nulla da invidiare ad alcuni blasonati champagne.

Divertitevi