mercoledì 4 dicembre 2013

Storia di Ferro di Fuoco e di Mani sapienti

E' il regalo di un'amico.
Conosce la mia passione per le lame.
E' stato in Grecia, a Creta.


Pugnale Cretese con manico in corno di bufalo



Questo pugnale ha un'incisione sul manico in corno per infilarci il pollice e non perdere la presa, segno evidente del suo antico utilizzo. 


La produzione di coltelli, fa parte da sempre della tradizione popolare Cretese.
La difficile storia dell'isola, da sempre contesa, ha dall'età del ferro,  costretto gli abitanti a combattere per la propria libertà e dunque ad avere armi per difenderla.
Il mestiere di batter ferro, viene da sempre insegnato dai vecchi ai giovani artigiani,e lo stile dei pugnali Cretesi presenta raffinate incisioni sulle lame affilatissime,contenute in fondine di cuoio o argento.
Con il coltello, la sposa nel corso del rito nuziale taglia una melagrana e vi versa del miele per un matrimonio dolce e rosa.
Essendo oramai da tempo già sposato io mi limiterò a tagliare il salame di culatello di Gladis  Soncini di Roccabianca
per mettere un po' di sale nel matrimonio.

Ci berrò un bicchiere di un fantastico Franciacorta , il brut di Vezzoli
brillante e luminoso ,ha un perlage fine e continuo,naso fresco, vivace sapido con bella presenza minerale fragrante e piacevole,perfetto per il salame.
Divertitevi


La ricetta di oggi

Per me non è una ricetta , è un'emozione, mi ricorda mia madre , autrice della ricetta, e molto appassionata  e golosa del piatto. 
La rivedo  intenta nella preparazione   mentre,lamentandosi della qualità di un qualche ingrediente, sorseggia del bianco ghiacciato.
Come spesso è accaduto e ve ne ho già parlato è una ricetta che io ritrovo solo nella mia famiglia, ha qualche assonanza con una simile preparazione Umbra , regione della quale peraltro era originaria mia madre, ma non è uguale, solo lontanamente simile.
 IL BACCALA' DI MIA 
MADRE


Niente di eccezionale intendiamoci, una ricetta semplice ma per me buonissima , come nella canzone di Polo Conte, il pesce veloce del baltico,"pesce veloce del baltico dice il menù,che contorno ha? torta di mais,
e poi servono polenta e baccalà, cucina povera e umile fatta di ingenuità" , dal fantastico album 900.
La componente indispensabile del piatto è un baccalà Norvegese di eccellente qualità,la"pittura" deve essere con le spine e di sezione più alta possibile. 


Ingredienti per 6 persone

  • Una pittura intera di baccalà Norvegese ammollato 3 giorni in acqua corrente fredda
  • Uva sultanina
  • Capperi dissalati
  • Olive nere al forno
  • Un'acciuga sottolio
  • Pinoli
  • Pomodori perini
  • Cipollotto fresco
  • Aglio
  • Prezzemolo
  • Olio exvergine , pepe e peperoncino q.b.,(forse sale)
  • Mezzo bicchiere di un buon vino bianco(lo stesso che berrete poi, o come mia madre che state già bevendo mentre cucinate)


Lavate a lungo in acqua fredda il baccalà.
Asciugatelo bene, quindi toglietegli la pelle e le spine,
l'operazione sarà un po' complicata ma di soddisfazione quando otterrete due bei filetti puliti.

Tritate finemente  il cipollotto e uno spicchio d'aglio
e fatelo leggermente soffriggere in un'ampio tegame di rame stagnato con un piccolo peperoncino e l'acciuga.

Fateci rosolare il baccalà girandolo una volta sola.

Sfumate con un mezzo bicchiere di vino bianco e quindi aggiungete capperi,olive e uva sultanina.
A parte tostate i pinoli
e quindi aggiungeteli insieme ad una ventina di pomodorini tagliati a metà.
Cuocete ancora per 15 minuti , eventualmente aggiungendo un goccio d'acqua se si asciuga troppo.


Servitelo con delle semplici patate bollite , con una spolverizzata di prezzemolo e una generosa macinata di pepe nero.

Io ci berrò  un Vulcaia fumè di Inama,
un grande sauvignon in purezza,con sentori di spezie e erbe di campo, ha note di frutta secca e agrumi con un lunghissimo finale minerale.

Divertitevi