domenica 2 febbraio 2014

La Classifica e l'Opinione

Anche quest'anno, nel venticinquennale della sua nascita, la bibbia del vino, la rivista Statunitense "Wine Spectator", ha emesso i suoi verdetti.


Come ogni anno ha infatti scelto tra i milioni di vini degustati nell'anno 2013,i 100 migliori vini al mondo.
La vittoria, abbastanza sorprendentemente è andata ad un vino Spagnolo, il Rioja Imperial Gran Reserva del 2004 "CUNE".acronimo che significa Compagnia Vinicola Norte Espana. 

Un grande vino ,io non l'ho mai degustato,ma si dice con note speziate, di liquirizia e tabacco.
I Rioja, in generale, e i Gran Reserva ancor più,sono vini frutto di uvaggi , tra i quali i più usati sono il Tempranillo la Grenacha Tinta e il Mazuelo,  affinati in barrique e poi in bottiglia per almeno 3 anni.
Il risultato molto spesso è quello di avere dei vini un po' marmellatosi,ed allora si capisce perché piacciano agli Americani , che oramai,allontanandosi dagli insegnamenti degli enotecnici Bordolesi che li avevano iniziati alla viticoltura negli anni 60/70, hanno fatto dei loro Cabernet delle adorabili confetture d'uva.
Vini da frutto surmaturo, tutta potenza e niente eleganza.
Noi Italiani, siamo andati come spesso ci accade , benino , oppure , malino, dipende dalla natura più o meno ottimistica di chi legge la classifica.

Per  il 7° anno consecutivo non siamo saliti sul podio, è infatti del 2006 la vittoria con il Brunello di Casanova de Neri.
Però , siamo sesti con il Barolo Monprivato  di Mascarello , e abbiamo piazzato 16 etichette nelle migliori 100.

Terzi al mondo dopo i nazionalisti Statunitensi con 33 e  quasi a pari merito con i Francesi che hanno piazzato 18 etichette.
E' secondo me una classifica che lascia perplessi, veramente poco attendibile e affidata a palati oramai veramente adusi più alla confettura che al vino.
Senza voler issare sul pennone più alto l'Italico Vessillo, mi pare veramente risibile ,non me ne vogliano gli amici Americani,che gli Stati Uniti d'America producano il doppio, quasi, di grandi vini, rispetto alla Francia.
Potrebbe capitare se il millesimo valutato fosse uno soltanto , e in Francia il meteo,in qull'annata, avesse afflitto per mesi le zone più vocate,Grandinate feroci a Pauillac , inondazioni a Saumur e Gelate a maggio a Baune e a Reims, ma essendo , più d'uno i millesimi valutati la classifica mi appare quantomeno fantasiosa,per dirla con Baricco l'invasione barbarica , continua. 
Tantè,
ne assaggerò più che posso.

Divertitevi