martedì 23 luglio 2013

La ricetta di oggi

La pappa al pomodoro

Ingredienti per 6 persone

1,5 kg di pomodori San Marzano maturi
1,5 kg di pane secco
1 cipolla rossa
1 carota
1 sedano
3 spicchi d'aglio e un peperoncino
Olio exvergine , sale,zucchero e pepe q.b


Spezzate grossolanamente il pane e mettetelo a bagno in acqua ghiacciata.

Passate i pomodori al passapatate eliminando parte dell'acqua di vegetazione,pochi altri pomodori ,pelateli e tagliateli a filetti.
Soffriggete a lungo la cipolla , la carota , il sedano l'aglio e il peperoncino in tre cucchiai d'olio,quindi metteteci i pomodori ,una presa di sale , una di zucchero 20 foglie di basilico e fate cuocere per almeno 15 mn.

Quando la salsa si sarà ben addensata ed i pomodori spappolati ,
Strizzate bene il pane e sminuzzatelo con le mani, quindi unitelo alla salsa, mescolate bene e fate cuocere altri 10 mn, aggiustate di sale.
Toglietela dal fuoco e fatela raffreddare bene,riponetela in  frigorifero.
Se la fate la mattina per la sera sarà ancora più buona.
Finite con del basilico fresco ed un goccio d'olio a crudo.
L'abbinamento d'elezione è con un buon bicchiere d'acqua ghiacciata.
Divertitevi


Le Mie Guide PARIGI



PARIGI

Come dicevo nel prologo a  "le mie guide" ,queste  saranno ispirate non solo al cibo e al vino ma anche ad altri aspetti del viaggio che mi affascinano ,ma certo, il filo conduttore sarà quello legato alla buona tavola e al buon bere,del resto sono per i miei amici una guida enogastronomica  vivente, da decenni , ed allora non posso che iniziare dal luogo che è stato il Big Bang per la mia passione, il luogo dove tutto è cominciato,dove già quando ancora si chiamava Lutetia si cercavano i migliori fegati d'oca della città o più tardi quando  i mercanti venivano spinti  ad acquistare vini a Bordeaux piuttosto che nella vicina Borgogna.
Il luogo dove tutte le nuove tendenze di cucina si sono create e sono progredite,dove nel 1973 Gault e Millau hanno dato finalmente un senso alla critica gastronomica ,creando insieme a un gruppo di grandi chefs, la nouvelle cuisine (poi indegnamente recepita e interpretata nel resto del mondo).
Il luogo dove tutti i migliori prodotti ,dai crostacei alle verdure alle poulardes de bresse  alle animelle di vitello arrivano fresche di giornata , il luogo insomma dove i Cusiniers  ed i Gourmets sono felici:
Parigi. 


Come in  tutte le grandi città ,la ristorazione , così come le altre attività commerciali,soffre di continui cambiamenti e dunque a parte le Tavole storiche il resto che vi dirò si riferisce all'oggi. 
E ovviamente solo ed esclusivamente a quello che mi è piaciuto e mi piace e quindi non inserirò alcuna critica negativa sui tanti luoghi visitati che mi sono piaciuti meno,ma solo i "miei ristoranti".





 Grandi Ristoranti


L'Opulenza e la Maestosità,preparatevi ad un'esborso sostanzioso,almeno 300€ ma alcuni di questi sono effettivamente "un'esperienza" non solo per la maestria dei cuochi , che spesso sono anche i proprietari poichè nessuno sarebbe in grado di stipendiarli,ma anche per l'eccezionalità degli ambienti la loro collocazione e  la grande attenzione e cura che il savoir faire francese esprime da come varcate la porta di queste grandi Maison.
A Parigi esistono oggi ben 10 trestellemichelin  16 duestellemichelin ed almeno 50 unastellamichelin lasciando certo un po' del loro nazionalismo ai francesi,che redigono la guida rossa,la città ha comunque l'offerta gourmande nettamente migliore del globo.



Plaza Athénée (Alain Ducasse) -al 25 di avenue Montaigne nell'8° arrondissement.

E' la Maison Parigina di Alain Ducasse,oggi il più celebrato "chef-imprenditore" del mondo,
certo non sarà lui ai fornelli ma non si può non riconoscergli l'abilità nella scelta dei sostituti.
Semplicemente perfetto,piatti curatissimi e deliziosi,servizio eccellente  in una cornice maestosa,carta dei vini sontuosa con le migliori etichette della Borgogna declinate in almeno 50 millesimi,l'unico ,banale , appunto può essere il senso di asetticità che spesso accompagna la 
perfezione,i soli scampi però valgono prezzo e viaggio."un'esperienza"


Le Meurice (Yannick Alléno) -al 228 di rue de Rivoli nel 1° arrondissement.

La sala del ristorante è veramente mirabile,da poco ristrutturata si ispirava nell'architettura alle sale del castello di Versailles,lo chef giovane e talentuoso  appassionato promotore dei prodotti dell'ile de France,crea una cucina, netta nei sapori e delicata,la carta dei vini è immensa così come i ricarichi.


Pierre Gagnaire  (Pierre Gagnaire) al 6 di rue Balzac nell'8 arrondissement.

Lo Chef nativo della Loira , a Parigi da sempre cerca nei suoi piatti di tenere insieme equilibrio spontaneità e istinto,e grazie al suo talento spesso ci riesce,fanatico delle fusioni giunge ,secondo me al suo apice con le triglie su crema di peperoni e foglie di amaranto,carta dei vini ovviamente adeguata. 


La Salle à Manger (Hélène Darroze)  -al 4 di rue D'Assas nel 6° arrondissement

La cucina vivace e sincera del sud.ouest al piano terreno tapas,jamon  e buoni vini , al primo piano appunto la salle a manger dove la cuoca basca che ha  aperto anche a Londra e Mosca,esprime la sua cucina di puro piacere,che inizia nell'ambiente informale con dell'ottimo Jamon iberico tagliato al tavolo al coltello,poi grandi piatti dal Fois-gras agli  animali da cortile e un'ottima carta dei vini,eccellente la scelta di bas-armagnac con incursioni anche nel 18° secolo.     


Tanti altri ristoranti Parigini  pluricelebrati e pluristellati che ho visitato,anche più volte, in questi anni e che mi hanno lasciato ricordi fantastici ed indelebili,oggi, penso ad esempio a chi fu tra i più grandi negli anni 80/90 cioè Taillevent oppure Guy Savoy o il mitico Sanderens di Lucas-Carton ,hanno perso per varie motivazioni la loro grandezza ma possono regalare ancora  momenti emozionanti, perchè questo è quello che devono fare i grandi Chefs , emozionare.  





Le Tavole Storiche


Le Dome -all'angolo tra Boulevard de Montparnasse e Boulevard Raspail nel 14° arrondissement.


Questo è per me un luogo della memoria perchè ci sono sempre andato,prima con i miei genitori da bambino,(piaceva tanto a mia madre)poi con gli amici e ora da tanti anni  con mia moglie e mia figlia,ho quindi qui i primi ricordi di cascate di crostacei e molluschi di ogni genere e forma che mi affascinavano in tenera età e ancora non hanno smesso di farlo.

Le migliori ostriche di Parigi(e quindi del mondo) in decine di declinazioni  sia fines che speciales dalle Claires alle Belon(affinate alla foce dell'omonimo fiume e quindi più dolci) passando per le Mouirgen o le Creuses si gustano qui accompagnate da scampi,gamberi granchi reali e altri molluschi quali tartufi e mandorle di mare in un tripudio di coquillages et crustacés sui grandi vassoi d'acciaio con alghe nere dell'atlantico e ghiaccio, il tutto accompagnato da pane nero imburrato e salsa d'aceto allo scalogno.
Solo il rito dell'ostricaro con il grembiule nero di pelle lungo fino ai piedi ,il guanto d'acciaio e la camicia celeste che all'esterno del locale si occupa dell'apertura dei molluschi ancora mi affascina.
Poi le Dome,oltre all'alone di storia che lo accompagna(qui venivano a cena quotidianamente  Hemingway,Jean Paul Sartre ,Picasso, Gauguin  e Modigliani)   è anche un grande ristorante,che ti offre un'eccellente sogliola dell'atlantico  alla mugnaia  oppure delle triglie del mediterraneo freschissime con tapenade e peperoni o un perfetto merluzzo nero alla creme con salicornia.
E' insomma il ristorante di pesce di Parigi a me più caro,forse  non il migliore, e se anche non amate particolarmente il pesce là fanno la millefoglie alla crema più buona al mondo(ricordatevi di ordinarla insieme agli antipasti però),una vera delizia.
la carta dei vini,soprattutto bianchi di Borgogna e della Valle del Rodano è eccellente , e per Parigi anche abbastanza onesta.











  
Benoit -al 20 di Rue St.Martin nel 4° arrondissement


Da oltre 100 anni è un monumento della vera cucina Parigina , forte, con sapori robusti e gusti decisi con notevole apporto di grassi animali ma buonissima.
Anche da quando qualche anno fa è entrato nell'universo Ducasse, Benoit ha mantenuto piena la propria identità(Ducasse non è affatto uno stupido) e resta una tappa inperdibile della ristorazione Parigina
Fois-gras Maison eccellente,Pot au Feu fumanti, lingua di vitella salmistrata o il rognone al burro e prezzemolo  sono solo alcuni dei fantastici piatti della tradizione,la mousse al cioccolato e il profiterole sono da non perdere.
La Carta dei vini non è ampia ma completa,con ricarichi nella media.




Lipp -al 151 di boulevard Sain-Germain nel 6° arrondissement.



Una delle Brasserie storiche di Parigi insieme alla Coupole al Caffè de Flore e a Les Deux Magots,tutte in zona, ha fatto la storia di questo modello di ristorazione.
Da Lipp però è un modello che certo non va usato in termini denigratori ed anzi se il servizio è veloce(anche troppo per far girar dei tavoli) la cucina è attenta ed onesta ripetuta nello stesso spartito per migliaia e migliaia di volte il manzo bollito con sale grosso è eccellente cosi come il pot-au-feu o il merlano con maionese,l'ambiente è rumorosissimo ma allegro e a colazione ci passa tutta la Parigi rive gauche.
La carta dei vini ,senza voli pindarici consente di bere qualcosa di buono a prezzi decenti.



Balzar -al 49 di rue des Ecoles nel 5° arrondissement

Gli impeccabili camerieri in gilet nero e grembiule bianco lungo fino ai piedi , paiono quì da sempre, il locale è un'altra istituzione Parigina.
I fagioli bianchi di Spagna con le animelle o il porro in vinagrette sono piatti della tradizione ma intelligentemente alleggeriti , e ancora buonissimi,non potete non finire con una mousse au chocolat. 



Goumard -al 9 di rue Duphot 1° arrondissement.

Un'altro indirizzo fantastico per gli amanti della cucina di  pesce,a due passi dalle vie della moda,è un ristorante centenario che propone sempre ottime ostriche al piano terra in una deliziosa saletta con pareti di azulejos,e, al primo piano da non perdere i fish and chips di astice e
il rombo alle spezie ,grandi i vini bianchi del Rodano e i sauvignon della Loira.



 Prunier -al 16 di avenue Victor Hugo nel 16° arrondissement.

Ancora pesce,in questo locale storico ,con una cucina di tradizione buonissima ,ma fuori dal pescato, da non perdere, è il formaggio bleu con uovo e aceto. 



I Gastrobistrot


Il cuoco che ha lanciato,questa tendenza ,intelligente per il contenimento dei costi,abbandonando il suo ristorante gourmand JAMIN,
disse per troppo stress, è stato ed è forse il più grande degli ultimi 50 anni  Joël Robuchon, il cuoco che nel 1989 da Jamin appunto  mi preparò il più fantastico pranzo della mia vita del quale ricordo ancora profumi , consistenze e sapori, del piccione come del purè o delle triglie croccanti con carciofi,oggi a Parigi  il bistrot gourmand è forse il mio modello di ristorazione preferito.
I Prezzi sono abbordabili e anche se non abbiamo  nè un cameriere a nostra disposizione nè un sommelier  e non mangiamo  con sottopiatti d'argento e bicchieri di cristallo,molto spesso quello che finisce nei piatti o nei bicchieri è un'autentica emozione,si è insomma intelligentemente rinunciato a quello che molte volte ci era apparso superfluo,ma non alla sostanza.





L'Atelier di Joel Robuchon -al 5 di rue De Montalembert nel 7° arrondissement.


Si mangia al bancone intorno agli chefs che preparano ,non perdete l'occasione di ordinare il grande menu degustazione dove , come in una giostra assaporerete tutto il mondo Robuchon,

i sapori sono a volte nuovi  e inaspettati ma il risultato è fantastico, la carta dei vini è completa anche se non ampissima. 



Chateaubriand (Inaki Aizipitarte) -al 129 di avenue Parmentier nell'11 arrondissement



Vorrei mangiare quì tutti i giorni finchè morte non ci separi.

Il giovane cuoco basco , transfuga dalla Spagna Franchista, trasforma ogni volta la cena in una vera esperienza papillare,la sua è la filosofia dello scontro dei sapori e delle consistenze,che , quasi sempre danno poi luogo ad un equilibrio perfetto , cucina leggera , spesso cruda,o con cotture rapidissime , piccoli piattini serviti sul tavolaccio di legno che nel susseguirsi ci immettono in  un tourbillon di sapori  profumi e consistenze dal quale si esce , forse un po' frastornati ma con la voglia di ricominciare immediatamente da capo ,l'ambiente è giovane e allegro(In cucina , durante il servizio pesta un rock durissimo) e, cosa non da poco,per quello che secondo me diventerà un grandissimo cuoco , è che il menu fisso,(di 9 portate) costa 65,00€ vini esclusi.
La carta dei vini è veramente essenziale ma consente comunque buone scelte. 
Prenotate con larghissimo anticipo , i coperti sono non più di 30 e dopo il primo servizio si fa la coda.Vale veramente il viaggio,ogni volta che so di andare a Parigi è il primo che prenoto.

Gourmet de Ternes -all' 87 di Boulevard de Courcelles nell'8° arrondissement


Bistrot vero , tosto nei sapori come nei modi, cucina sincera  , V° quarto di manzo su tutto , dalle andouillettes(salsiccine di trippa) ai pied et paquet(piedino ed interiora di maiale tipico di Marsiglia) fino al midollo , tutto buonissimo , consiglio poi il ritorno in albergo a piedi.



Aux Lyonnais -al 2 di rue Saint Marc nel 2° arrondissement


Un'altro posto da frequentare digiuni da giorni ,ma la sala è autenticamente bellissima così come la cucina vera Lionese,anche qui come da Benoit è entrato Alain Ducasse, ma nulla è cambiato(ve lo dicevo che l'uomo sa il fatto suo).

La cucina è greve ma autentica , la charcuterie è eccellente così come i piatti dell'antica tradizione e dunque avanti con zuppa di cavolo , budin noir(budino fatto con sangue di maiale), coniglio alle erbe  e spalla d'agnello con purée per finire poi con un grande Saint-Marcelin.
La Carta dei vini,anchessa guarda alla zona di Lione e quindi Cotè rotie,Hermitages e Condrieu
andateci.


Le Quincy -al 28 di avenue Ledru-Rollin nel 7° arrondissement


Per l'ambiente da vero Bistrot e per il pot-au-feu oppure per i gamberi di fiume con il foie-gras o solo per vedere la faccia di Bobosse, il proprietario, bisogna andarci a colazione.



Melac -al 42 di rue Lèon Frot nell'11° arrondissement


Subito alle spalle della Bastiglia questo autentico bistrot-a-vin è da non perdere.

Se ci andate a colazione incontrerete ancora gli operai che lavorano lì attorno che dividono il tavolo con un'agente di borsa in gessato ed insieme discutono di annate del Saint.Joseph la cucina è dell'Alvernia i piatti,nemmeno qui leggerissimi sono però gustosi come ad esempio la spalla di maiale confit oppure la zuppa di cotenne croccanti o una fantastica cassoulet, la cantina ovviamente è pantagruelica e il patron molto attento nell'indirizzarvi nelle scelte,e poi tutti i commensali sembrano parlare solo di vino.


Le Comptoir du relais -al 9 di Carrefour de l'Odeon nel  6° arrondissement


Non si prenota,nè per colazione nè nei finesettimana, e dunque in fila.

Il Bistrot è delizioso , ma ancor più lo è la cucina del giovane chef Yves Camdeborde e quindi l'esperienza vale una mezzora in fila.
La cucina è francese classica ma alleggerita e raffinata meno salse e più attenzione ai prodotti ne fanno uno degli indirizzi emergenti a Parigi, anche per l'eccellente rapporto qualità/prezzo.



Racines -all'interno del passage de Panoramas nel 2° arrondissement

Anche qui un giovane e talentuoso chef che sposa la felice formula del bistrot,Nicolas Gauduin crea una cucina del mercato , leggera e gustosa , buonissima l'anatra cotta intera e servita in cocotte , particolare attenzione al bio,anche nei vini.



Le Verre Volé -al 67 di rue Lancry nel 10° arrondissement


Altro bistrot-au-vin dove passare una serata piacevole , la cucina è attentissima ai prodotti le terrines sono ottime e il pesce freschissimo arriva dall'atlantico, eccellente la carta dei vini con ricarichi onestissimi.




Mama Shelter -al 109 di rue de Bagnolet nel 10° arrondissement

Nel locale,nuovo, disegnato da Philippe Starck , l'atmosfera è deliziosa così come alcuni piatti della carta curata da Sanderens già del mitico Lucas Carton,piuttosto giovane l'ambiente ,informale ma curato e divertente. 

I Mercati e le Botteghe alimentari 

Non si può andarsene da Parigi senza  comperare dei prodotti alimentari o perchè vivete momentaneamente a Parigi o più semplicemente volete portarvi a casa il meglio della gastronomia Francese(per tanti anni ho fatto il viaggio in auto per poterlo fare), ecco gli indirizzi giusti per acquistare o anche semplicemente per perdervi nei mercati autentici di Parigi .


Marchè de rue Mouffettard  5° arrondissement

Tra la rue Mouffettard e la rue Monge si svolge uno dei mercati al tempo stesso più antichi e più vivaci della città quello che i Parigini chiamano in slang La Mouffe.







Qualsiasi tipo di pesce,crostaceo o mollusco fresco dell'atlantico o del mediterraneo è arrivato nella notte sui banchi delle poisonnierie così come i fruttivendoli hanno disposto sui banchi la loro merce in maniera impeccabile,tutti gli orticoltori di Francia è qui che spediscono i loro prodotti più belli e più freschi, le macellerie(boucheries) espongono i migliori tagli di manzo charolais , le pernici e le anatre più belle.
L'atmosfera all'alba girando tra le bancarelle,in inverno quando ancora è buio è fantastica così come bere alle 7 del mattino un rosso con i pescivendoli.

Marchè D'Aligre -al 7 di rue D'Aligre nel 7° arrondissement


Uno dei più antichi di Parigi,è questo un mercato coperto con un padiglione in ferro battuto che ricorda le antiche Halles. 

Grandi macellerie e il più antico magazzino di spezie ne fanno un indirizzo imperdibile per gli amanti della cucina fusion. 

  

Marchè Raspail  nel 6° arrondissement

Lungo l'omonimo Boulevard si svolge questo mercato multicolore con formaggiai che arrivano in giornata dalla normandia con i migliori camembert di latte crudo i prodotti agricoli più freschi, andateci al mattino presto gironzolando per le bancarelle,vivrete le atmosfere de la rive gauche. 



Marchè Montorgueil  nel 1° arrondissement


Grande scelta di carni pregiate nelle boucherie(i volti dei macellai raccontano la loro vita) e spezie di tutti i generi ne fanno un indirizzo quasi obbligato per gli abitanti della rive droite.



Marche del Belleville nel 20° arrondissement


Tra la rue de Belleville e la rue de Ménilmontant si svolge il martedi e il venerdì mattina il più etnico dei mercati Parigini , africa , magreb e indocina si fondono tra le bancarelle in un profumo a volte quasi troppo penetrante, colori, facce ,bambini vocianti rendono il perdersi una mattina per queste vie quasi un salto in un'altro mondo,andatevene con cardamomo fresco e foglie di amaranto, non le troverete in tanti altri posti in occidente. 


Non si possono dimenticare i grandi monumenti alla gastronomia Parigina di Place de la Madeleine quali sono da decenni Hediard e Fauchon con vetrine sfavillanti di ogni ben di Dio,ma come dicevo la mia ricerca nel viaggio va oltre , cerca qualche cosa di diverso di limitato e se volete più esclusivo, cose e luoghi  insomma da trovare, non da ogni viaggiatore conosciuti.  






Il Formaggio


Il formaggio in Francia e soprattutto a Parigi è un mondo a parte , i grandi affineur che si contendono di anno in anno la palma di migliore di Parigi sono sostanzialmente 5,da questi troverete  molto di più di tutto quello che potete aver immaginato sul formaggio.

Una competenza straordinaria , un amore per il loro lavoro e il prodotto che trattano che vi lasceranno sbalorditi.
Compratene più che potete ,fateveli mettere sotto vuoto(In macchina "profumano parecchio" e in aereo anche, e non rinunciate per nessun motivo  ad un livarot fermier e in  primavera-inverno ad un vacherin,Svizzero ma delizioso,una semplice insalata con un pezzo di pane alle noci e un cucchiaio di vacherin diventa un piatto superbo.
Questi me li sono portati a casa l'ultima volta


Alleosse -al 13 di rue Poncelet  nel 7° arrondissement


Proprio alle spalle dell'Etoile troverete , forse, l'affineur più grande di Parigi , le grotte sotto al negozio,(visitabili se l'afflusso di clientela lo consente) rendono questo un posto veramente speciale,così come la competenza del Maitre affineur. 



Androuet -al 23 di rue de la Terrasse nel 17° arrondissement 


Un'industria, ma senza perdere la funzione primaria di affinatori e bottegai del formaggio,ha aperto succursali ovunque a Parigi come in Inghilterra ma ancora rimane un punto di riferimento per gli amanti del formaggio.


Cantin -al 12 di rue Champ de Mars nel 7° arrondissement


Fantastica questa fromagerie guidata da due donne,madre e figlia,innamorate dei prodotti e vocate alle produzioni di nicchia vi faranno scoprire un mondo nuovo , se volete potete , anche sul posto, assaggiare, degustare e poi acquistare.


Quatrehomme -al 62 di rue de Sèvres  nel 7° arrondissement 


In pieno quartiere latino è ancora una donna a dispensare consigli preziosi sulle varietà da assaggiare , sulle loro tipicità e il loro  diverso affinamento , anni fa la titolare è stata anche meilleur ouvrier de France,quindi la miglior affinatrice di formaggi del paese.



Bertrand Desorme -sulla rue  Mouffettard nei giorni di mercato nel 5° arrondissement


Pur essendo un ' ambulante non ha nulla da invidiare,nè quanto a competenza nè quanto a scelta dei prodotti alle più blasonate Maison che lo hanno preceduto,affina i suoi formaggi nelle grotte di sua proprietà vicino a Fontainbleu e li vende con amore al mercato, e ha una faccia!






Il Pane


Dopo il formaggio, non a caso, 

anche in questo campo i francesi sono maestri , lieviti madre tramandati da generazioni, attenzione alla materia e cotture in immensi forni a legna creano vere e proprie meraviglie dell'arte bianca.

Du Pain et Des Idées -al 34 di rue Yves Toudic nel 10° arrondissement


Proprio sul Canale St-Martin luogo da passeggiare piacevolmente al mattino,Du Pain et Des Idées del giovane  fornaio Vasseur  è forse il miglior boulanger di Parigi così come decretato nel 2008  da Gault e Millau in effetti la semplice baguette o il pan brioche sono eccellenti.


Poilàne -al  8 di rue du Cheche-Midi nel 7° arrondissement


Un'istituzione , pochi formati tradizionali, poco spazio a nuove fantasie, ma rigore assoluto nella scelta della materia prima , selezione dei frumenti e delle farine poi, dei lieviti e del sale,attenzione alle essenze che vanno bruciate nel forno a legna, maniacale  cura di tutta la filiera non solo della materia ne fanno da sempre un punto fermo  nella panificazione di Parigi.




Grenier à Pain -al 38 di rue Des Abbesses nel 9° arrondissement


A due passi dal Sacrè Coeur è famoso per essere considerato da anni il creatore della migliore baguette di Parigi.


Maison Kayser -al 10 di rue De l'Ancienne Comédie Francaise  nel  7° arrondissement 


Ha aperto una catena in tutta Parigi senza però rinunciare alla qualità



Kahn -al 24 di rue des Ecouffes nel 4° arrondissement


Non solo pane,buonissimo, ma prepazioni Kosher , arabe e piccola cucina che sforna piatti da asporto deliziosi che attirano tutti i gourmet del  marais.


Maeder -al 158 di boulevard Berthier nel 18° arrondissement


Il più fantasioso e creativo fornaio Parigino e dunque pane al tartufo per fare scarpetta con due uova al tegamino o pane alle albicocche per i formaggi erborinati o ancora semplicemente pane all'aglio per un'insalata di pomodori,imperdibile. 





La cioccolata e le pasticcerie


Qui dovrei scrivere per pagine e pagine , vi dirò invece solo quelle che secondo me sono imperdibili , perchè sia per la trasformazione delle fave di cacao che per l'arte pasticcera Parigi è di gran lunga il luogo al mondo dove meglio  queste arti si esprimono.


Pierre Hermé -al 72 di rue Bonaparte nel 6° arrondissement



Capolavori , da quando aveva 14 crea capolavori di alta pasticceria la millefoglie all'ananas è sublime , e dal portamento direi che assaggia tutto. 


Génin -al 18 di rue Saint-Charles nel 15° arrondissement


Cioccolato ai livelli più eccelsi.



Lenòtre -al 48 di rue Victor Hugo nel 16° arrondissement 


Il Più famoso pasticcere di Parigi .


Pain de Sucre -al 14 di rue Rambuteau nel 3° arrondissement


Friandises di ogni tipo e un'arte intatta nella trasformazione degli zuccheri quindi pralines e bonbon di ogni genere e tipo.


Régis -all'89 di rue de Passy nel 16° arrondissement  


Un vero Maitre chocolatier.


Roger -al 108 di Boulevard Saint-Germain nel 6° arrondissement


La fantasia al potere nel cioccolato.



Il Vino



Les Caves a Parigi sono a centinaia,l'offerta infinita, o siete clienti abituali o cominciate a frequentarne alcune con assiduità oppure è un mondo in cui è facile perdersi.
O ci si affida a quelle storiche e pluricelebrate di cui dirò all'inizio,molto spesso dirette da ex Sommellier delle più grandi Maison Parigine, oppure per zone vinicole solo Alsaziani o solo Bordeaux e così via sempre più nello specifico o alle infinite catene che vendono vino, spesso però non di qualità , tra i milioni di bottiglie non è facile orientarsi e i cru più blasonati costano un'occhio quindi andate dai migliori,stabilite un budjet e fatevi guidare nelle bottiglie come nelle annate che spesso hanno più importanza del produttore.  

Cave Taillevent -al 199 di rue du Faubourg Saint-Honoré nell'8° arrondissement 


Gli scaffali sono montati su ammortizzatori per evitare le vibrazioni della metro Parigina,

a terra ghiaino e pomice per mantenere la giusta umidità,temperature controllate e grande professionalità in questo monumento del bere Francese dove c'è tutto, ma proprio tutto quello che potete cercare,  i grandi sono declinati in decine e decine di millesimi , ma sarà sufficiente dire al sommellier che vi serve cosa volete e quanto volete spendere e sarete certo consigliati per il meglio nella moltitudine delle oltre 15.000 referenze a disposizione.    

Cave Lavinia -al 3 di boulevard de la Madeleine nell'8 arrondissement


Grandi vini , grandi Champagnes e chicche del Rodano e della Borgogna con mescita,quindi con la possibilità di degustare e commentare quello che poi andremo a comperare o più semplicemente bere lì un buon bicchiere.


Cave Robuchon -al 3 di rue Paul-Louis Courier nel 7° arrondissement 
Non è come da Taillevent , non  c'è tutto, ma  come là, professionalità e riguardi non mancano.


L'amour du Vin -al 94 di rue St-Dominique nel 7° arrondissement 


Per gli Champagnes.


Cave Augè -al 116 di boulevard haussmann nell' 8 arrondissement


Per i piccoli produttori e gli amanti del vino bio.




Se dovete comperare del fegato grasso, in qualsiasi forma l'indirizzo è Détout al 58 di rue Tiquetonne, il macellaio non può che essere Desnoyer al 25 di rue Mouton-Duvernet o Brunon in Place D'Aligre, mentre per l'utensileria da cucina passeggiate per rue Montmartre a les halles, dove quasi uno di fronte all'altro ci sono Mora e Dehillerin che possono soddisfare veramente ogni richiesta dei più grandi Chefs del mondo e quindi credo anche la vostra.

Altri negozi di cibo e non , non mi sento di indicare , ma tre luoghi non dovete perdere per nessun motivo.



DEYROLLE al 46 di rue du Bac quasi di fronte all'Atelier Robuchon,

E' veramente un posto magico , non solo per chi è appassionato o studioso di entomologia ,ma le sue sale con il parquet che scricchiola sotto ai piedi piene di orsi bianchi,leoni e mammiferi di ogni tipo, per poi passare ai crostacei,insetti e farfalle lasciano veramente a bocca aperta.Io ci sarò stato 10 volte ma ogni volta che passo da lì entro e salgo al primo piano quasi in trans.




RUE DES ROSIERS   a St. Ouen

Antiquites de l'Autie


David Sasson
Jean Carpentier


Tre grandi Loft,luoghi incantati,della memoria,
magazzini,ricolmi di mobili d'antiquariato,oggettistica,cose inusuali con un'atmosfera e un sapore che affascinano,la musica che accompagna nelle visite contribuisce a creare l'aura ,girovagateci,anche se non dovete comperare nulla per una domenica  mattina presto,prima dell'invasione nel vicino Marchè au puces  


Il cimitero du Père Lachaise

Subito alle spalle di boulevard de Ménilmontant si apre il grande cimitero monumentale Parigino,passeggiateci tranquillamente soffermandovi sulla pietra dei più grandi personaggi che qui riposano , da Chopin 
a J.P.Sastre 
 senza dimenticare Jim Morrison
nè di  leggere gli epitaffi. 

LO JEU DE PAUME   al 74 di rue Lauriston 

Passare del tempo in un pomeriggio a veder giocare ,al primo piano di un palazzo del 700 su di un parquet scricchiolante ,signore di bianco vestite , il gioco antesignano del tennis in'un'ambiente che ci riporta indietro di qualche secolo.





E poi perdetevi per le strade i vicoli i maestosi Boulevard di questa fantastica città,state sulle isole,sia l'Ile de la Cité che l'ile de Saint-Louis,attraversate il Canal St.Martin e fermatevi poi a guardare dal suo centro le false simmetrie di Place des Vosges 


sapendo che ad ogni angolo che girerete la città saprà regalarvi una sorpresa.