domenica 25 agosto 2013

La ricetta di oggi

Di nuovo domenica.
La ricetta di oggi sarà quindi ancora una volta una tipica ricetta della colazione domenicale in Romagna.
Questa volta,però si tratta di un secondo piatto e mentre per le tagliatelle al ragù,ho dovuto tenervi all'oscuro,oggi la ricetta la concederò con piacere.
Anche questa volta come per i passatelli,la  preparazione trova la sua origine nelle colline del Montefeltro,a cavallo tra Romagna e Marche.
La tradizione contadina dell'allevamento di animali da cortile,ha infatti in questa zona una delle sue migliori espressioni.
Anche se l'immancabile sagra paesana dedicata a questo piatto si tiene a Vaccarile ,vicino a Senigallia in provincia di Ancona nel secondo week end di giugno.

CONIGLIO
IN PORCHETTA

Ingredienti per 6 persone

  • 1 coniglio nostrano da 800 gr,non troppo grosso e con le sue interiora,fegato,rognoncini  e cuore
  • 1 mazzo di finocchio selvatico 300 gr
  • 4 becche d'aglio,rosmarino,sale pepe e olio exvergine q.b.
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 25 grammi di puro strutto di suino.



La ricetta originale prevede la cottura del coniglio intero e ripieno,legato e cotto al forno,con cotiche e molto strutto.
Ma anche questa volta io faccio il mio coniglio in porchetta,quindi con una preparazione completamente diversa,volta credo ad ottenere un coniglio più morbido e saporito con l'uso di meno grassi.
Lavate il coniglio a pezzi a lungo sotto l'acqua fredda,poi asciugatelo bene e fatelo spurgare ,soffriggendolo in una padella antiaderente senza aggiungere nulla.
quando avrà perso l'acqua in eccesso,salate e pepate bene il coniglio , spostate i pezzi nel tegame di cottura e rosolatelo bene con olio exvergine, aglio,finocchio selvatico tagliato a pezzi ,rosmarino  e pepe in grani,
Quando sarà ben rosolato,bagnate con un bicchiere di acqua bollente e fate ridurre,poi ancora fino a portarlo quasi a cottura , quindi quando rosolerà l'ultima volta, bruciacchiandosi sul fondo del tegame bagnate con un bicchiere di un buon vino bianco e deglassate il fondo di cottura del tegame,raschiando il fondo con un cucchiaio di legno.
A parte io cuocio dopo averlo ben lavato il fegato e le interiora del coniglio,

deve cuocere poco per rimanere tenero e fragrante,quindi lo stufo leggermente in tegame con solo una noce di burro pepe e fiori di finocchio selvatico e un pizzico di sale,poi lo aggiungerò nel grande tegame solo a cottura ultimata , ma mentre la cottura del coniglio necessita di almeno un'ora per il fegato nel burro spumeggiante sono sufficienti 3 mn. 
Per una colazione domenicale Romagnola canonica,servitelo con delle succulente patate al forno,nappandolo col fondo di cottura.

Io ci berrò un grande bianco della Cote du Rohne il Bellerouche di M.Chapoutier,uvaggio di grenache blanc,clairette e bourbulenc,
vino di grande equilibrio e struttura con note di limone candito e frutti esotici e buon finale minerale,ma uno Chardonnay strutturato può essere l'abbinamento d'elezione.  
Acc. è finito
Un piatto veramente eccellente.
divertitevi