La spiaggetta dei Balzi Rossi.
Un luogo inconsueto incastonato tra le rocce
di Ventimiglia veramente gradevole,la cucina
semplice ma apprezzabile, in riva al mare.
mercoledì 26 giugno 2013
lunedì 24 giugno 2013
AMORE -- It's an act of Love
E' un'atto d'amore
che deve ispirare ogni cuoco che si mette ai fornelli,
amore per i prodotti,per il gesto mille volte ripetuto, per la capacità, senza mai svilire la materia di renderla riconoscibile e capace di essere ricordata.
Ma soprattutto è un'atto d'amore verso gli altri, rendendoli felici per i momenti della tavola e magari riuscendo a far tornare alla memoria quel profumo quel gusto,o quella consistenza che ci ricordano una merenda dell'infanzia oppure un piatto cucinato da nostra madre tanti anni fa capace di far rivivere anche l'immagine di lei ai fornelli gli odori di casa e l'atmosfera che vivevamo al tempo.
Così va certamente riconosciuto un'atto d'amore anche nel vignaiuolo che cura amorevolmente la sua vigna rendendo la terra, o il terroir nel più ampio significato che sanno offrire i francesi,capace di dare un grande vino, come pure nel contadino che cura con intelligenza il suo orto oppure nel casaro,mi viene subito alla memoria Vittorio Beltrami di Cartoceto, che con maestria riesce a mantenere nella trasformazione antica del latte in formaggio il profumo delle erbe che gli animali hanno brucato.
Questa è certamente la filosofia che anima questo mio blog , con ovvi riferimenti non solo al cibo al vino ed alla capacità di chi ha dedicato la vita a questi mondi ma anche ai luoghi più emozionanti non solo legati a questo.
Negli oltre 35 anni che ho,ovviamente in parte, dedicato, da dilettante appassionato , al gusto della tavola del buon bere e del viaggiare sempre avendo come obbiettivo di visitare un nuovo cuoco o un grande produttore di prodotti della terra,la inevitabile crescita critica, mi ha portato, attraverso la nouvelle cuisine, la cucina molecolare ed altre espressioni che certamente hanno lasciato qualcosa a tornare sempre più spesso al rispetto prima per il prodotto e poi per il cuoco che lo lavora,ad una cucina conoscibile e riconoscibile dove il piccione non può essere spuma.
Il tentativo è dunque quello di condividere" partager " arricchendomi e forse arricchendo chiunque lo voglia di questo immenso mondo di gusti,colori emozioni che certamente riesce a farci vivere al meglio.
Sottoalfico è la voglia di condividere con gli altri una emozione che essa sia spinta da una cena sontuosa o più semplicemente da una buona fetta di pane con un grande salame,questo è quello che noi appunto facciamo sottoalfico.
che deve ispirare ogni cuoco che si mette ai fornelli,
amore per i prodotti,per il gesto mille volte ripetuto, per la capacità, senza mai svilire la materia di renderla riconoscibile e capace di essere ricordata.
Ma soprattutto è un'atto d'amore verso gli altri, rendendoli felici per i momenti della tavola e magari riuscendo a far tornare alla memoria quel profumo quel gusto,o quella consistenza che ci ricordano una merenda dell'infanzia oppure un piatto cucinato da nostra madre tanti anni fa capace di far rivivere anche l'immagine di lei ai fornelli gli odori di casa e l'atmosfera che vivevamo al tempo.
Così va certamente riconosciuto un'atto d'amore anche nel vignaiuolo che cura amorevolmente la sua vigna rendendo la terra, o il terroir nel più ampio significato che sanno offrire i francesi,capace di dare un grande vino, come pure nel contadino che cura con intelligenza il suo orto oppure nel casaro,mi viene subito alla memoria Vittorio Beltrami di Cartoceto, che con maestria riesce a mantenere nella trasformazione antica del latte in formaggio il profumo delle erbe che gli animali hanno brucato.
Questa è certamente la filosofia che anima questo mio blog , con ovvi riferimenti non solo al cibo al vino ed alla capacità di chi ha dedicato la vita a questi mondi ma anche ai luoghi più emozionanti non solo legati a questo.
Negli oltre 35 anni che ho,ovviamente in parte, dedicato, da dilettante appassionato , al gusto della tavola del buon bere e del viaggiare sempre avendo come obbiettivo di visitare un nuovo cuoco o un grande produttore di prodotti della terra,la inevitabile crescita critica, mi ha portato, attraverso la nouvelle cuisine, la cucina molecolare ed altre espressioni che certamente hanno lasciato qualcosa a tornare sempre più spesso al rispetto prima per il prodotto e poi per il cuoco che lo lavora,ad una cucina conoscibile e riconoscibile dove il piccione non può essere spuma.
Il tentativo è dunque quello di condividere" partager " arricchendomi e forse arricchendo chiunque lo voglia di questo immenso mondo di gusti,colori emozioni che certamente riesce a farci vivere al meglio.
Sottoalfico è la voglia di condividere con gli altri una emozione che essa sia spinta da una cena sontuosa o più semplicemente da una buona fetta di pane con un grande salame,questo è quello che noi appunto facciamo sottoalfico.
It’s an act of
love
that should
inspire every cook who puts himself into cooking,
love for the
products, for the gesture repeated over and over, for the talent, without ever
debasing the matter, to make it recognizable and worthy to be remembered.
But most of all
it’s an act of love towards other
people, making them happy for the moments spent at the table and maybe even
being able to recall a smell,a taste, or a consistency that can remind a snack
eaten in the childhood or a dish
cooked by one’s mother many years ago which can make us live again the image of
her in the kitchen,the smell of home and the atmposphere we lived once.
At the same time
we should recognize an act of love in the vintner that takes loving care of his
vineyard, or his terroir, in the
wider meaning that the French offer, making it able to produce a great
wine, as well as in the farmer
that cleverly takes care of his vegetable garden, or again in the cheese
producer (I’m thinking about Vittorio Beltrami from Cartoceto in particular),
that skillfully manages to mantain the smell of the fodder that the animals
munched in the ancient transformation from milk to cheese.
This certainly is
the philosophy that animates my blog, with references not only to wine and food
and to the ability of whom has dedicated his life to these worlds, but also to
the most touching places not only related to this things.
During more than
35 years that I, obviously partly, dedicated as a passionate amateur to the
pleasure of good food ,wine and travels marked by the aim to visit a new chef
or a big producer, the inevitable critical growth took me, through the nouvelle
cuisine, the molecular gastronomy and other expressions that certainly left a
sign, to return more often to the respect for the raw material first and for
the cook who works with it second, and for a type of cooking that has to be
cognizable and recognizable, where a pigeon can’t be a mousse.
The attempt is
then that of sharing ,”partager”, enriching myself and maybe enriching
everybody who wants it in this limitless world of tastes, colors, emotions,
that for sure can make us live in a better way.
Sottoalfico(“Under
the fig” translated in english) is the will to share with others an emotion,
raised by a sumptuous dinner or just by a good slice of bread with some salami:
this is exactly what we do under the fig.
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