Venerdì sera,nel corso di una cena a casa con degli amici , ho servito come secondo piatto del piccione arrostito che non a tutti piace,quindi sono avanzati due piccioni ed allora, che farne?
Un piatto di recupero che possa esaltarne le carni succulente può certamente essere un ragout da accompagnare ad una pasta fatta in casa,quindi precettata mia moglie è nata la ricetta.Un buon piatto della domenica, anche se in Romagna la pappardella ha come abbinamento d'elezione il sugo di
Pappardelle al ragout di piccione
Ingredienti per 6 persone
- 2 piccioni da nido
- carota , sedano ,cipolla e uno spicchio d'aglio
- alloro e rosmarino
- 100 gr di pancetta coppata
- sale, olio exvergine e pepe q.b.
- mezzo bicchiere di vino
- 4 h di farina 0
- 3 uova intere e 3 tuorli
- un pizzico di sale
- Parmigiano Reggiano 30 mesi
Per la pasta procedete come per le tagliatelle già descritte nel post del 6 ottobre scorso,solo il taglio sarà differente in quanto oltre ad essere un po' più larghe , le pappardelle vanno tagliate con la rotella.

Quando le verdure saranno appassite ,fate rosolare a fuoco vivo il piccione e sfumate con mezzo bicchiere del vino rosso che andrete ad abbinare al piatto.
Quando il vino sarà del tutto evaporato,aggiungete un bicchiere di acqua calda con dentro tre cucchiai di doppio concentrato di pomodoro.
aggiungendo,eventualmente un goccio d'acqua.
Tuffate le pappardelle in acqua bollente salata e scolatele al dente.
Io ovviamente , avendolo già aperto abbino anche a questo piatto il Venegazzù del conte Loredan Gasparini.
Buona domenica e divertitevi